Aprilia, ragazzo di quindici anni lancia bombe molotov contro la sua scuola
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Aprilia, 15enne lancia molotov contro la sua scuola: forse una vendetta contro atti di bullismo

Aprilia, ragazzo di quindici anni lancia molotov nella sua scuola. Forse una vendetta contro i suoi compagni di classe.

Attimi di terrore in una scuola di Aprilia, dove un ragazzo, vestito con una mimetica, ha lanciato tre molotov, bottiglie infiammabili, contro la sua scuola. Le bombe artigianali, lanciate in una delle finestre, sono esplose nei corridoi dell’istituto.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Aprilia, ragazzo di quindici anni lancia tre molotov all’interno della sua scuola, il liceo Meucci

Il fatto è avvenuto intorno alle otto e quindici di mattina, durante l’ingresso dei ragazzi a scuola. Il responsabile è un ragazzo di quindici anni che potrebbe aver agito per vendetta contro gli atti di bullismo cui sarebbe stato sottoposto.

Immediato l’intervento dei Carabinieri che hanno intercettato e fermato il quindicenne. Sarebbero almeno tre le bottiglie infiammabili lanciate all’interno della scuola, dove si è scatenato il panico. I ragazzi all’interno dell’edificio si sono dati alla fuga ovviamente in preda al panico. I dirigenti hanno provveduto ad avviare immediatamente i piani di evacuazione della scuola. Fortunatamente non si registrano feriti ma, come sottolineato dalla preside, quanto accaduto avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.

Carabinieri
fonte foto: https://twitter.com/MediasetTgcom24

Il racconto della preside: non si è presentato a una interrogazione programmata e per questo aveva avuto attriti con la classe

Sembra che gli attriti con i compagni di classe siano iniziati dopo che il ragazzo non si era presentato a scuola nel giorno in cui avrebbe dovuto essere interrogato. La professoressa a quel punto avrebbe interrogato altri tra i presenti che avrebbero iniziato ad offendere il giovane. “Qualche giorno fa –ha raccontato la preside come riportato dai media locali – il ragazzo non si è presentato a una interrogazione programmata e per questo aveva avuto attriti con la classe ma si tratta di un episodio isolato, i docenti non avevano mai ravvisato problemi da questo studente. Siamo sconvolti, ora stiamo cercando di capire se avremmo potuto fare di più per questo giovane”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 20 Dicembre 2018 15:33

Trento, in centinaia ai funerali di Antonio Megalizzi

nl pixel